NBA Top Shot, la rivoluzione

NBA TOP SHOT NFT
Copertina di Sebastiano Barban

Una delle trade che ha lasciato più perplessi alla deadline è stata quella che ha visto Spencer Dinwiddie e Dāvis Bertāns scambiati ai Dallas Mavericks in cambio del sempre-acciaccato-unicorno Kristaps Porziņģis. Oltre alle valutazioni cestistiche ed economiche del caso, qualcuno ha provato ad unire i puntini ed ha cercato di spiegare la trade in modo diverso: con gli NFT. Cuban è un personaggio colorito e controverso, oltre che noto investitore nel campo delle criptovalute e condivide questa sua passione con Spencer Dinwiddie, anche lui noto investitore e pioniere in questo campo.

Pare infatti che Cuban volesse la guardia di Los Angeles già in estate e un tweet, poi cancellato, precedente alla deadline riportava la loro presenza in atteggiamenti da grandi amici ad una mostra di NFT.

Ora, la domanda che molti si saranno posti e che si stanno ponendo è: cosa sono questi NFT?

Cosa sono gli NFT?

Disclaimer: Questo articolo non intende essere un trattato sulle criptovalute e sugli NFT, quindi mi limiterò a dare l’infarinatura necessaria per comprendere il fenomeno.

Iniziamo dall’acronimo, la sigla NFT sta a significare “Non-Fungible Token”. E avete ragione, fin qui non c’abbiamo ancora capito niente. Andiamo con ordine. “Non-Fungible” sostanzialmente significa unico ed indivisibile. “Token” è letteralmente “gettone”, ma potremmo sostituirlo anche con un sinonimo come “asset”: un bene, una risorsa.

Un “fungible token”, come potrebbe essere un bitcoin o qualsiasi altra criptovaluta, non è unico. Io posso scambiare un bitcoin per un altro bitcoin e avrò la stessa identica cosa. Sono come delle monete della stessa valuta.

Un NFT è diverso in quanto è intrinsecamente unico. È più simile ad una card numerata, posso scambiarla per un’altra card ma riceverò qualcosa di diverso e unico.

Quindi un NFT è un bene digitale dalle caratteristiche uniche. I diritti su questo bene e la transazioni che lo riguardano vengono registrati su delle strutture dati, sostanzialmente dei registri digitali detti “blockchain”, i quali sono nati dalle criptovalute.

NBA Top Shot, a new era in fandom

Gli NFT in generale e in particolare quelli legati al mondo dello sport sono saltati all’attenzione del grande pubblico principalmente grazie ad un progetto: NBA Top Shot.

Top Shot viene presentato dai suoi creatori, i Dapper Labs, come la nuova frontiera del tifo ed è sostanzialmente un mercato digitale in cui i fan possono vendere, comprare, scambiare e vincere NFT cestistici che consistono in highlights dei giocatori, con diverse numerazioni, diversi gradi di rarità, diversi “distintivi”. Il tutto in collaborazione con l’NBA (e la WNBA) stessa e i giocatori.

In un certo senso è quindi molto simile ad un grande mercato di scambio di card di basket. Il meccanismo alla base è molto simile a quel mondo o a quello delle sneakers: i “moments” (così vengono definiti gli highlights Top Shot) vengono venduti all’interno di pacchetti che vengono messi in venduti con assegnazione casualmente e solamente durante “drops” programmati e limitati.

Il valore dei “moments” varia da pochi dollari a decine di migliaia di dollari in base alle loro caratteristiche e può oscillare nel tempo in base alle sue prestazioni generali e alle sue prestazioni durante gare particolari

Come sappiamo, l’NBA è una lega alla costante ricerca di nuove frontiere ed ambiti in cui espandersi e da cui trarre profitto. Top Shot è una di queste nuove frontiere e si inserisce nel panorama dell’NBA come una delle tante risposte della lega alle ingenti perdite avute durante la pandemia. Infatti, con l’accordo sulle licenze, l’NBA e la NBPA riceve una percentuale di ciò che i produttori guadagnano attraverso il mercato primario (la vendita dei pacchetti) e quello secondario (le transazioni nel marketplace)

Quali sono le ragioni che spingono qualcuno a comprare? Le stesse che esistono nel mondo delle sneakers: collezione o speculazione.

“It’s no different than physical collectibles. Period, end of story. If you like something and you want to collect it, collect it,” he said. “If you think something could go up in value and you can sell it for more, speculate on it. That’s the way all markets work.”

Mark Cuban

Le ragioni del successo

Dopo il lancio al pubblico avvenuto nell’ottobre 2020, la popolarità di Top Shot è andata crescendo a dismisura.

Nel dicembre 2020 le vendite all’interno di Top Shot si attestavano attorno ad 1 milione di dollari. Nel mese di gennaio 2021 le vendite hanno raggiunto i 40 milioni di dollari e sono andate aumentando in febbraio e marzo. Il mercato ha poi avuto alti e bassi e Top Shot ha perso terreno rispetto ad altri progetti, ma è rimasto comunque uno dei progetti NFT con il maggior volume di vendita all-time ed al momento è al quinto posto con quasi 1 miliardo di dollari spesi.

Quali sono le ragioni di questo successo? Il primo boom si è avuto senz’altro con le notizie riguardanti le prime vendite di un certo spessore. Il fatto che che ci fosse la possibilità di vendere (e che ci fosse qualcuno disposto a comprare) degli highlights di LeBron James a migliaia di dollari ha suscitato dibattito e curiosità.

La curiosità si è presto trasformata in tanti nuovi utenti grazie alla possibilità di entrare in Top Shot spendendo pochi dollari. Infatti, i pacchetti sono acquistabili a partire da 9$ e i “moments” comuni a 2-3$. Soprattutto inizialmente, oltre ai prezzi bassi, c’erano inoltre ottime probabilità di guadagno da ogni singolo pacchetto.

Inoltre, pur essendo un mondo strettamente legato a quello delle criptovalute come abbiamo visto, Top Shot si è presentato fin da subito in una veste molto semplice e accessibile. Niente linguaggio tecnico, i prezzi sono sempre stati espressi in dollari così come anche la disponibilità nel proprio Dapper account. Tutto ciò ha reso Top Shot fruibile anche a chi non aveva nessuna conoscenza nel campo delle criptovalute.

Giocatori e squadre sempre più coinvolte

Nonostante Top Shot sia ufficialmente ancora una versione beta e quindi sostanzialmente ancora in una fase di prova antecedente al lancio vero e proprio, è stato accolto in modo straordinario dai giocatori e dalle squadre.

I giocatori e i dirigenti con un account Top Shot sono oltre una 50ina. Si va da stelle come Kevin Durant e Paul George, ai giovani come Jalen Green, Darius Garland, Tyrese Haliburton, passando per dirigenti come Daryl Morey e Marc Cuban fino ad arrivare agli ex giocatori come Baron Davis, Muggsy Bogues e JJ Redick.

Oltre ai semplici possessori di un accont, Top Shot ha lanciato nel tempo diversi eventi in collaborazione con stelle, stelline e leggende dell’NBA.

La prima tappa importante per Top Shot è stata la Summer League 2021. Durante questo evento, Top Shot era rappresentato fisicamente nell’arena da un chiosco nel quale era possibile prenotare e acquistare dei “moments” speciali provenienti dalle partite della giornata.

Il primo esempio di collaborazione con un giocatore è probabilmente quella con Dwyane Wade. Nel mese di ottobre 2021, Top Shot lanciò dei “moments” speciali in collaborazione con la leggenda dei Miami Heat, “moments” che poi avrebbero dato la possibilità ai loro possessori di ricevere gli NFT originali prodotti da Wade in quel periodo.

Nello stesso periodo Top Shot annunciò anche la collaborazione con Kevin Durant, il quale si sarebbe aggiunto al team dei Dapper labs in un ruolo creativo. Infatti, di recente sono stati lanciati dei “moments” speciali appartenenti al set “Game Recognize Game” narrati dallo stesso giocatore dei Nets.

“Top Shot is the future for basketball fans — bringing them closer to players and building community across the sport in new and innovative ways. 

Kevin Durant

Infine, infine è particolarmente importante la collaborazione di questi giorni con Jalen Green durante la sua partecipazione allo Slam Dunk Contest. Non si può certo dire che Green abbia entusiasmato e il fatto che la sua “NFT chain” non avesse alcuna rilevanza nelle schiacciate è stato pesantemente criticato però il fatto che Top Shot sia arrivato in un palcoscenico così importante, rappresentato da quello che potrebbe essere uno dei futuri volti della lega testimonia la popolarità del progetto e quanto la lega ci punti.

In generale, Top Shot è diventato molto popolare tra i giocatori. Un aneddoto raccontato dallo stesso Gobert, possessore di un account, ormai quasi un anno fa, riassume in modo adeguato il successo avuto. Durante una gara contro i Pelicans, dopo una schiacciata contestata da Josh Hart, il francese avrebbe infatti detto all’allora ala dei Pelicans che quel poster sarebbe potuto diventare un bel “Top Shot moment”.

“As I was running back on defense, I told him that would be a nice Top Shot Moment right there”

Rudy Gobert

Oltre che tra i giocatori, Top Shot ha fatto prendere piede agli NFT anche tra le squadre. Tanto per citare un paio di esempi, i Dallas Mavericks hanno creato degli NFT che possono essere riscattati grazie ad un codice sui biglietti per le gare mentre i Philadelphia 76ers hanno lanciato una linea di 13 NFT che raccontano la storia della squadra nell’era dell’arena “Spectrum”.

L’NFL e le sue differenze

Dopo il grandissimo successo ottenuto da Dapper con Top Shot, il team di Vancouver si è lanciato in altri progetti simili che comprendono La Liga, l’UFC ma soprattutto l’NFL, quello che viene considerato lo sport preferito ed è il più visto dal pubblico statunitense.

Con NFL ALL DAY i Dapper labs intendono ripetere il successo avuto con Top Shot partendo da uno sport ancora più seguito e con una piattaforma ancora più grande. L’NFL per parte sua intende mantenersi al passo con l’NBA, proponendo il tifo in una veste nuova e aggiungendo delle ulteriori entrate.

A differenza dell’NBA però, l’NFL al momento non permette alle sue squadre di essere coinvolte o sponsorizzate in criptovalute ed NFT in quanto la lega starebbe ancora “valutando” il mercato.

Altri NFT cestistici

A titolo puramente di curiosità, esistono poi altri tipi di NFT legati al mondo dello sport. Nel caso di NBA Top Shot o NFL ALL DAY parliamo di collezionabili ma un altro tipo di NFT particolarmente famosi sono quelli delle “profile pictures”. Moltissime celebrità ormai hanno sostituito le loro foto profilo sui social con dei “pezzi d’arte” che raffigurano ad esempio una scimmia o un personaggio in stile punk, tanto per citare due dei progetti più famosi. Ed ovviamente sono nati alcuni progetti simili con nft che rappresentano personaggi dello sport.

Per quanto riguarda il basket, il primo esempio è senz’altro BALLERZ, un set di 10.000 avatar con un pixel design che raffigurano dei giocatori di basket creati con una combinazione casuale di svariate caratteristiche predefinite. Progetto su cui ha investito anche Duncan Robinson.

Un altro esempio è quello di HoopHeds, un progetto che partirà a breve e che consiste in numerosi avatar creati prendendo come modello i cestisti più rappresentativi degli anni ’90.

Le criticità

Se da un lato c’è chi si è lanciato entusiasticamente nel mondo degli NFT, dall’altro non può che esserci chi solleva giustamente dubbi e critiche verso questo nuovo trend.

La critica più famosa è quella dello spreco di energia. Eseguire una transazione per acquistare o vendere criptovalute o NFT richiede energia per il funzionamento della “blockchain”, il registro digitale. Un grande volume di transazioni richiede un ingente quantità di energia che contribuirebbe a danneggiare l’ambiente. I creatori di Top Shot hanno sempre risposto a questa critica mostrando che la loro “blockchain” ha un consumo di energia molto limitato rispetto ad altre.

Un’altra critica riguarda la struttura stessa del mercato basato in gran parte sulla speculazione che va a gonfiare una bolla speculativa destinata all’esplosione. Esplosione che porterebbe gran parte degli utenti ad essere dei “perdenti” a fronte di quei pochi che sono riusciti a trarne un guadagno.

Poi, il monde degli NFT è un mondo scarsamente regolamentato che si presta benissimo al riciclaggio, al passaggio di somme di denaro di dubbia provenienza e all’elusione della tassazione. Per esempio, per rimanere nel mondo di Top Shot, capita di vedere “moments” di scarso valore messi in vendita e acquistati per centinaia di dollari. Queste transazioni sono del tutto regolari all’interno di Top Shot ma è abbastanza ovvio che questi passaggi di denaro non rientrino nelle normali meccaniche del mercato e che siano molto ambigui ed oscuri.

Nel caso particolare di Top Shot, oltre a tutte le critiche precedenti, i creatori sono pesantemente criticati per i continui problemi tecnici del marketplace, dei drop, nella distribuzione casuale dei “moments” all’interno dei pacchetti.

Inoltre, i Dapper Labs specificano nel lungo accordo utente che l’utente è a conoscenza del fatto che gli NFT non hanno valore intrinseco ed ogni acquisto è fatto puramente a scopo di intrattenimento e non è un investimento.

In generale, è un mondo poco regolamentato, su cui il pubblico ha poche informazioni e che ha ancora moltissimi punti oscuri.

Quali prospettive future?

Fare delle previsioni sul futuro degli NFT e di Top Shot è praticamente impossibile. Non ci sono precedenti da cui partire e si sta viaggiando in una zona inesplorata.

I prodotti proposti da Top Shot sono andati sempre sold out finora, la lega continuerà a puntarci e le collaborazioni continueranno ma come abbiamo visto è un mondo da approcciare con prudenza.

In conclusione, Caty Tedman, head of partnership dei Dapper Labs, ha sintetizzato efficacemente l’incertezza della situazione e delle prospettive future in una recente intervista per the Athletic:

Non c’è un piano. Lo [Top Shot] consideriamo ancora una versione beta. Non sapevamo come sarebbe stata questa industria. Nessuno ha un modello per ciò che stiamo facendo, stiamo cercando di creare un modello noi stessi

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Emiliano Naiaretti
Spurs, GLeague and draft @TheShotIT | Draft inebriated but lazy writer | Natural & environmental sciences (ANGRY) student