Gli Atlanta Hawks durante la scorsa estate hanno deciso di ipotecare parte del loro futuro per aggiungere il neo-all star Dejounte Murray al fianco di Trae e compagni, viste le pessime prestazioni della squadra contro i Miami Heat ai playoff precedenti.
Quella degli Hawks è stata una scelta che ha fatto discutere e sicuramente continuerà a fare discutere, proprio per la poca compatibilità che, alla vigilia della regular season, ci si aspettava tra Trae e Dejounte. Ora, a circa un quarto di stagione, proviamo a tirare qualche somma di quello che fino ad ora i due ci hanno mostrato per provare a capire quale è stato l’impatto di Dejounte sulla sua nuova squadra.
Minuti con sempre qualcuno in campo
La prima cosa di cui parlare è il fatto che ora, almeno uno tra Trae e Dejounte è sempre in campo per gli Hawks. Un aspetto da non sottovalutare, e che ha portato a questa trade, è il fatto che durante gli scorsi anni, ogni volta che Trae usciva dal campo, gli Hawks faticavano a trovare la via del canestro, non riuscivano a battere l’uomo e l’attacco risultava stagnante. Per anni si son cercate le più svariate soluzioni, da Teague, passando per i two-way Goodwin e Mays, arrivando allo scegliere al draft Sharife Cooper e finendo con i più quotati Rajon Rondo, Lou Williams e Delon Wright.
Nessuno è riuscito a portare 10 minuti di vera qualità nel momento in cui Trae doveva sedersi per riposare e, di conseguenza, la difesa Hawks ha deciso di andare in overkill assicurandosi le prestazioni di un altro All Star nello stesso ruolo di Trae.
Questo ha fatto sì che, nelle prime 20 partite della stagione, il giocatore ad aver giocato più minuti senza Trae e Dejounte in campo sia stato Jalen Johnson, che ne ha giocati solo 27. Praticamente solo scampoli di partita in garbage time.
Questo si traduce in un attacco che può sempre vantare una minaccia dal palleggio e non è costretto a cambiare il proprio stile di gioco quando Trae siede.
Trae e Dejounte convivono…
Trae e Dejounte convivono, sì, e per ora con risultati che superano le mie aspettative iniziali. Chiariamoci, le mie aspettative iniziali non erano particolarmente alte, perché non consider(av)o i due capaci di adattarsi a giocare insieme.
Ci sono stati alcuni momenti in cui, partendo lontano dalla palla, uno dei due veniva innescato con un vantaggio già guadagnato facilitandolo nella fase conclusiva dell’azione. Ad esempio Trae, nella clip seguente, si muove senza palla in mano con un taglio backdoor per ricevere il passaggio di Collins e servire la schiacciata facilissima di Capela.
Tra i due, quello che sembra essersi adattato meglio al nuovo ruolo è Dejounte. Parte molto più spesso di Trae lontano dalla palla e malgrado non sia considerato una minaccia dalla lunga distanza riesce spesso a ritagliarsi lo spazio con dei tagli a ricciolo. Entrambe le clip qui sotto sono interessanti, soprattutto la seconda. Dejounte con quel taglio fa una grande lettura e mette le basi per far sperare di vederlo impiegato più spesso in situazioni del genere.
Anche questa altra clip è interessante perché sposta le attenzioni della difesa su Trae che taglia piuttosto che focalizzarle completamente su Dejounte:
Floppy action here
— Glen Willis (@willis_glen) November 29, 2022
A somewhat rare example of Hawks running some action off of the ball that occupies the attention of off-ball defenders
It create space for Murray to attack with dribble penetration pic.twitter.com/dcOBgnKlpz
C’è da dire che, numeri alla mano, la coppia Dejounte-Trae è una delle coppie che più ha calcato il campo per gli Hawks e che, malgrado ciò, ha un net rating nettamente positivo, di +5.3. Numeri sicuramente ottimi che si aggiungono al fatto che il quintetto titolare degli Hawks, tra le lineup che hanno giocato almeno 200 minuti insieme, è secondo per Net Rating, dietro soltando al quintetto titolare di Golden State.
…con qualche difficoltà
Il problema è che tutto ciò è raro e per ogni azione in cui uno dei due è coinvolto partendo lontano dalla palla, se ne vedono cinque in cui attaccano a turno e uno sta fermo in angolo, o ancora peggio a centrocampo, come nel video seguente:
Seeing this more and more (especially for Dejounte)
— Glen Willis (@willis_glen) November 12, 2022
“Wide double” The Capela “screen” for Hunter is the “wide” part and then they get into double drag
Celtics ran this a million times last year except they preferred to run it with an empty corner (where Trae is here) pic.twitter.com/NxUTHsbgYT
I problemi sono tanti. Il primo è che la squadra sembra aver perso il ritmo offensivo che l’anno scorso la presentava come un attacco top 3 della lega in regular season (116.2 di offensive rating, secondi in NBA nel 2021/2022).
Last year’s Hawks: 2nd in ORTG
— AKelly (@andlankell) November 28, 2022
This year’s: 20th
Big improvement defensively this helps, but they’re 20th in net rating on the season. Would like to see a move or two in-season to address the offensive need for more shooting – they overcorrected a bit on D, imo.
Trae sta avendo percentuali simili a quelle del suo anno da rookie, praticamente le peggiori in carriera e prende troppi tiri affrettati che negli scorsi due anni aveva diminuito significativamente.
Notate, nei due video successivi, la staticità dell’attacco in queste soluzioni:
Nella prima clip non viene creato nulla una volta che Trae scarica la palla a causa dell’ottima pressione degli Heat, ma anzi, viene preso un tiro affrettato che scheggia il ferro.
Nella seconda clip la staticità di Trae, incapace di muoversi in modo efficace lontano dalla palla, contribuisce a far prendere l’ennesimo tiro difficile dal midrange a Dejounte.
La distribuzione dei tiri della squadra, infatti, ne risente particolarmente:
La quantità di tiri presi dal midrange ogni gara è elevata. Circa il 36% dei tiri della squadra arrivano da queste posizioni e solo il 31% arriva al ferro.
L’altro problema è che Trae e Dejounte insieme stanno convivendo bene, ma l’attacco, quando Dejounte rimane solo in campo, crolla troppo spesso. La dimostrazione pratica è che l’offensive rating di Murray quando non c’è Trae stenta ad arrivare a 100 punti.
La somma di questi problemi si converte in una squadra “ballerina” che non sembra trovare la continuità sperata. Recentemente, le tre partite in fila perse dopo essere stati avanti per gran parte della partita, lo hanno dimostrato.
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