Con i potentissimi mezzi persuasivi del board di True Shooting, il nostro Cesare Russo ha avuto la possibilità di partecipare come media accreditato per Gara 2 tra Sixers e Wizards. La call su zoom ha incluso lo shootaround di Phila, le dichiarazioni pre e post gara dei coach e di Embiid, Simmons, Maxey, Thybulle, Westbrook e Beal.
Prepartita con Matisse, Brooks e Rivers
Il primo a parlare è stato Thybulle, interrogato in conferenza stampa principalmente su due temi, il ritorno del pubblico in grande numero e la sua difesa: “Avere il pubblico a capacità quasi piena è fantastico, non lo sperimentavo dall’inizio dell’anno da rookie. I nostri fan sono tra i più caldi della lega, e ne abbiamo sofferto la mancanza, faranno sicuramente la differenza”, ha dichiarato il formidabile difensore dei Sixers. E a ragione, visto che il Wells Fargo Center è stato infuocato in gara 1, sottovalutato trascinatore per i suoi atleti. Non poteva mancare una domanda sulla difesa, e sui complimenti riservatigli da Beal Thybulle ha detto che è un piacere per lui essere elogiato da una star offensiva paragonabile a Embiid. Lui cerca di impegnarsi il più possibile, ed è bello che venga riconosciuto dagli avversari con sportività. Quanto alla differenza tra difendere Beal e Westbrook, “è difficile, perché sono due giocatori con caratteristiche diverse. Westbrook è un mostro atletico, ma non puoi staccarti troppo da lui e ignorarlo perché è un eccellente passatore. Beal invece è sempre in movimento, è davvero stancante arginare uno dei migliori scorer della lega”.
Coach Rivers ha detto di aspettarsi dei Wizards più fisici della gara precedente, per provare a contestare la superiorità atletica dei suoi Sixers. Per quanto riguarda la difesa dell’area di Philadelphia, non eccezionale in gara 1, “Non è un problema legato solo ai problemi di falli di Embiid”, ha dichiarato, “va fatto un miglior lavoro di squadra per proteggere il pitturato, Washington non può arrivare con tanta facilità al ferro”.
Sulla sua reazione agli aggiustamenti ha detto che i suoi Sixers sono forti e non hanno bisogno di adattarsi contro nessuno: non si snatureranno.
Il nostro Cesare Russo ha chiesto come ha giocato la panchina in gara 1: “In attacco hanno giocato bene, ma la transizione difensiva deve decisamente migliorare, serve più comunicazione e più attenzione ai dettagli”.
Scott Brooks, interrogato sul dominatore di Gara 1 Harris, ha detto che è un giocatore fortissimo, difficilissimo da limitare. Si è lamentato del metro arbitrale, ai Wizards sono stati fischiati meno liberi rispetto alla media stagionale, mentre Philadelphia ne ha avuti parecchi di più.
Sempre Cesare ha chiesto se continuerà la rotazione a tre centri, Scott ha risposto infastidito: “Mi piacciono molto tutti e tre i centri e continuerò a usarli, magari variando un po’ la strategia, ma non c’è alcun dubbio che giocheranno tutti e tre”.
Un postgame a due facce: il nervosismo di Washington…
Philadelphia vince e domina gara 2, ma a tenere banco sono l’infortunio di Westbrook alla caviglia e l’increscioso episodio del tifoso di Philadelphia che gli ha rovesciato i popcorn addosso.
fan pours popcorn on Westbrook as he’s being assisted off floor with an injury pic.twitter.com/tGcn4kqRqq
— Rob Perez (@WorldWideWob) May 27, 2021
Nel tweet vediamo l’accaduto, che ha fatto infuriare i tifosi, i giocatori e l’allenatore dei Wizards, ma non solo. Persino Lebron James ha preso posizione per Westbrook, con lo slogan #ProtectOurPlayers.
By the way WE AS THE PLAYERS wanna see who threw that popcorn on Russ while he was leaving the game tonight with a injury!! There’s cameras all over arenas so there’s no excuse! Cause if the 👟 was on the other 🦶🏾.🎥 #ProtectOurPlayers
— LeBron James (@KingJames) May 27, 2021
Non è la prima volta che Westbrook ha dissapori con le tifoserie: si ricordano l’episodio razzista nello Utah un paio di stagioni fa, e questo episodio proprio a Philadelphia nella stagione 2016-17.
Brooks, interrogato sull’infortunio di Westbrook, ha detto che riguarda la caviglia. Ha detto di non aver visto in diretta l’episodio incriminato, ma ci è rimasto molto male. “Non è accettabile, il tifoso va radiato a vita dall’arena, Philadelphia è meglio di così”. Sulla partita ha detto semplicemente che Philadelphia ha giocato meglio, e che proveranno a ribaltare la serie in casa.
Come logico che sia, quasi la totalità delle domande fatte ai giocatori dei Wizards ha riguardato l’episodio dei popcorn.
Beal si è detto disgustato. “Come giocatori, non possiamo andare in mezzo al pubblico per farci rispettare in casi come questi. Siamo qui per intrattenere il pubblico, e capisco come certe squadre, specie in ambiente da playoff, stiano meno simpatiche ai tifosi. Ma noi siamo qui per i fan, ed essere trattati così inaccettabile, è una vera m***a perché siamo qui per competere ad alto livello quasi tutte le sere”. Ha anche aggiunto che non solo a Westbrook capitano questi episodi. “Ho sentito degli insulti non ripetibili diretti a me da parte di persone del pubblico sedute vicine ai miei figli. Avrei voluto alzarmi e andare ad affrontarli, ma non possiamo. Quindi ci concentriamo sul giocare a basket. Però bisogna proteggere i giocatori. Ci sono milioni di telecamere, questi incivili vanno identificati e cacciati da tutte le arene”.
Westbrook ha cominciato dicendo che ha sentito un forte dolore alla caviglia per due volte in un lasso temporale ridotto. Si sottoporrà al trattamento e vedrà come si sente nei prossimi giorni. Dopodiché ha detto la sua sull’episodio del tifoso.
“Questa m***a sta sfuggendo di mano. Le mancanze di rispetto, i fan che possono fare tutto quello che vogliono. Che sia chiaro, a me sta bene che i fan vengano all’arena e si divertano, è parte del gioco. Ma qui si va oltre. Sono certo che nessuno mi tirerebbe i popcorn addosso per strada, perché saprebbe quali sono le conseguenze.
A quanto sembra il fan non è stato cacciato dall’arena perché è scappato, ma le telecamere dovrebbero individuarlo ed identificarlo.
“Se sei un giocatore forte, è normale che il pubblico cerchi di metterti fuori giri. Westbrook non sa tirare, Westbrook fa schifo, non sa giocare, sono cose che accetto, fanno parte del gioco. Ma non puoi superare la linea, coinvolgere la famiglia, usare insulti razzisti e tirarmi i popcorn addosso. Questo va oltre, finché urli e mi dici che faccio schifo mi sta bene. Ma quando coinvolgi la mia famiglia e mi lanci i popcorn allora io pretendo di potermi difendere. I fan si credono intoccabili perché non possiamo salire tra il pubblico, ma bisogna proteggere i giocatori. Non è la prima né la seconda volta che mi ritrovo in queste situazioni, ma il fatto è che se reagisco le conseguenze sono molto peggiori per me che per i fan. Sono stanco di queste situazioni, cacciare queste persone non è abbastanza, servono delle multe, qualcosa che dissuada queste persone dal pensare di essere intoccabili e dal fare ciò che vogliono.
I Sixers hanno preso provvedimenti, come giusto che sia, ma l’impressione è che sia la lega a dover intervenire, perché questi episodi potrebbero capitare ancora.
Statement from the President of Business Ops of the Wells Fargo Center on the Westbrook/fan popcorn incident: “This was classless, unacceptable behavior, and we’re not going to tolerate it…” https://t.co/xfyJBr9qR1 pic.twitter.com/2z296ay3HT
— Malika Andrews (@malika_andrews) May 27, 2021
…e l’entusiasmo di Philadelphia
Di tutt’altro tenore la call con i giocatori di Philadelphia, probabilmente inconsapevoli dell’episodio dei popcorn.
Embiid ha infatti detto di amare il pubblico di Philadelphia, il migliore della lega, a suo avviso. Dichiarazioni che sembrano un controsenso, ma che ci fanno capire come quello specifico episodio sia stato visto da pochi. Come l’hanno influenzato le esperienze precedenti ai playoff?“Conoscevo i fondamentali, ma il clima della postseason è diverso. Gli avversari si adattano a te e trovano ogni singolo difetto, espandendolo a dismisura. La differenza è che adesso so come reagire agli aggiustamenti, ho delle contromosse contro le difese avversarie”.
Del resto si è visto che non ha avuto problemi a prendere le triple e i tiri fronte a canestro concessi dalla difesa, e a passare il pallone ai compagni posizionati meglio. Ha elogiato l’aggressività di Simmons “Ben deve essere più aggressivo contro queste difese che provano a raddoppiarmi. Abbiamo un vantaggio di taglia e deve sfruttarlo. Sono contento che oggi l’abbia fatto, ha dominato la gara, tagliando forte al ferro e sfruttando il suo fisico. è un giocatore fortissimo, sono felice che abbia usato la sua aggressività per dominare la gara, ne avevamo bisogno“.
Cesare ha chiesto a Ben Simmons cosa si provi a difendere su Beal. Su di lui si sono alternati anche Thybulle, Harris, Embiid, e nessuno è riuscito ad arginarlo: “Certi tipi di giocatori sono incredibilmente bravi a segnare. Noi possiamo fare qualunque cosa per rendergli difficile la conclusione, ma sono semplicemnte più abili e segnano lo stesso. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro difensivo, semplicemente Beal è stato spettacolare”.
Il nostro Cesare ha avuto l’opportunità di chiedere a Maxey com’è giocare per il pubblico di Philadelphia. Per il rookie sono le prime gare con molti spettatori in casa e si è detto entusiasta.” Sono sensazioni bellissime, è incredibile. Non avevo mai giocato con tanti spettatori a Philadelphia, amo i nostri fan. Mi ricordano la tifoseria di Kentucky al college, l’arena era infuocata”.
Molto interessante la risposta data da Rivers a una domanda su Thybulle.“Matisse è un sesto uomo della nostra difesa? Direi proprio di sì, mi ricorda Jamal Crawford e Lou Williams, solo che lui anziché entrare per darci dei punti veloci entra per serrare la nostra difesa. Le sue qualità sono eccezionali, mi piace molto il suo impegno. Sì, direi proprio che è un sesto uomo della difesa”.
Lo stesso Thybulle è stato interrogato sul suo rapporto con Korkmaz, con cui rideva, scherzava e faceva una gara di tiro nel riscaldamento. “Il nostro rapporto è ottimo, entrambi entriamo dalla panchina per dare il nostro contributo. Furkan lo fornisce in attacco, io in difesa, siamo complementari e ci troviamo molto bene insieme”. Sul come si passa dall’essere un giovane a diventare un leader difensivo. “Siccome da giovane sono sempre stato bravo in difesa, per me è normale trovarmi in questo ruolo. Alla fine non è tanto una questione di rubate e stoppate, quanto piuttosto di energia e comunicazione tra i compagni. Se qualcuno difende ad alto livello è contagioso, ed è questo che cerco di spiegare ai nostri giocatori più giovani”. Un processo lineare e che dipende dall’attitudine.
Sabato si andrà nella capitale per gara 3. I Wizards sono stati surclassati dalla fisicità di Philadelphia e la caviglia di Westbrook preoccupa. Siamo già all’ultima spiaggia per Beal e compagni, mentre i Sixers hanno decisamente convinto. Vedremo degli aggiustamenti di Brooks o la serie si avvia verso la sua conclusione? Per come ha parlato il campo in gara 2, non sembra improbabile che Philadelphia abbia vita facile anche a Washington.
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